Intelligenza emotiva e yoga: coltivare il benessere a scuola (di Chiara Taroni, psicologa e insegnante di yoga)

Pubblicato il 17 febbraio 2025 alle ore 13:20

“Se a ogni bambino di 8 anni venisse insegnata la meditazione, riusciremmo ad eliminare la violenza nel mondo entro una generazione” (Dalai Lama).


Negli ultimi decenni, il campo di attenzione dell’educazione scolastica si è progressivamente ampliato, includendo non solo l’alfabetizzazione culturale, ma anche quella emotiva. La parola emozione deriva dal latino “emovus”, il participio passato del verbo “emovere” che significa “muovere, allontanare”. Le emozioni sono la vita che si muove dentro di noi, fanno parte della nostra esistenza fin dalla nascita e sono ciò che ci spinge all’azione toccandoci nel profondo.  Avere cura della vita emotiva dei più giovani significa offrire strumenti utili per permettere loro di conoscere il proprio mondo interiore imparando a decodificarlo nonché a tradurlo in parole, in dialogo e confronto.  Secondo lo psicologo Daniel Goleman, l’intelligenza emotiva svolge un ruolo crucialenello sviluppo dell’individuo, influenzando la capacità di motivarsi, gestire le proprie emozioni e interagire positivamente con gli altri. Per questo motivo, è fondamentale introdurre fin dall’infanzia percorsi educativi che favoriscano la consapevolezza emotiva e la capacità di autoregolazione.

L’intelligenza emotiva si articola in diverse competenze fondamentali che possiamo descrivere come 1) la  capacità di riconoscere i propri sentimenti e quelli altrui, 2) sapersi auto-motivare e perseguire obiettivi nonostante difficoltà e frustrazioni, 3) saper gestire positivamente le proprie emozioni, 4) essere in grado di rimandare la gratificazione per raggiungere risultati a lungo termine, 5) sviluppare un atteggiamento ottimistico ed essere empatici, ossia comprendere e condividere gli stati d’animo altrui. In particolare, l’empatia rappresenta una competenza chiave per la costruzione di relazioni armoniose. Essa permette di abbattere barriere emotive e cognitive, favorendo un’apertura sincera verso gli altri. All’interno del contesto scolastico, lo sviluppo dell’intelligenza emotiva è essenziale per la gestione dei conflitti e per la creazione di un ambiente di apprendimento sereno e collaborativo.  Uno dei metodi più efficaci per promuovere l’intelligenza emotiva nei bambini è l’integrazione della pratica dello yoga nel contesto scolastico. Lo yoga, infatti, proposto in una dimensione ludico-educativa, contribuisce a rafforzare l’autocontrollo, la consapevolezza di sé e la capacità di gestione delle emozioni. Attraverso esercizi fisici, tecniche di respirazione e di meditazione e momenti di rilassamento, bambini e ragazzi apprendono a riconoscere e a modulare i propri stati emotivi.

Sono numerosi i benefici dello yoga per lo sviluppo emotivo e sociale: esso favorisce la consapevolezza del proprio corpo e delle reazioni emotive ad esso collegate, aiuta a sviluppare un atteggiamento di ascolto e di rispetto verso gli altri, migliora la capacità di concentrazione e la gestione dello stress e promuove la risoluzione dei conflitti attraverso la cooperazione e la comunicazione non violenta. Attraverso lo yoga si impara a trasformare la propria energia in una risorsa positiva, incanalandola in modo costruttivo. L’approccio non competitivo di questa disciplina consente di creare un ambiente inclusivo, in cui ogni discente può esprimersi liberamente senza il timore del giudizio. L’integrazione dello yoga nelle attività scolastiche rappresenta un valido supporto anche per l’apprendimento cognitivo. Studi scientifici dimostrano che la pratica regolare dello yoga migliora la memoria, l’attenzione e la capacità di problem solving. Inoltre, l’educazione emotiva veicolata dallo yoga contribuisce a sviluppare un atteggiamento più consapevole e resiliente nei confronti delle difficoltà scolastiche.

La parola “yoga” deriva dal sanscrito “jug”, che significa unione. Questo concetto riflette pienamente l’obiettivo della pratica: integrare corpo, mente ed emozioni in un percorso di crescita armonioso. Nell’ambito scolastico, lo yoga può diventare uno
strumento pedagogico efficace per promuovere il benessere globale degli studenti, preparando le nuove generazioni ad affrontare le sfide della vita con maggiore equilibrio e consapevolezza. Questa antica pratica orientale permette agli studenti di iniziare un cammino di auto-consapevolezza non solo psicologica ma anche psicosomatica: durante la
pratica dei rilassamenti e delle posizioni viene sempre portata l’attenzione verso le proprie parti del corpo e agli organi interni. Ciò è molto importante, in quanto spesso bambini e ragazzi si dimenticano di “essere” anche il proprio fegato, il proprio stomaco, e così via. E il rammentarlo e l’esserne consapevoli, li aiuta a “sentirsi”. Ciò da un lato è particolarmente interessante nel caso delle somatizzazioni psico-fisiche, e dall’altro si integra perfettamente con gli insegnamenti scolastici, permettendo di sperimentare quello che l’allievo ha imparato in classe.

Lo yoga, associato al mondo dell’educazione, è un invito a “crescere dentro”, una possibilità di espressione non dell’esteriorità ma dell’interiorità, un metodo per imparare a stare bene con sé stessi, trovando la pace nella pausa, nell’attenzione al corpo e al respiro, nel rispetto di sé e degli altri. Attraverso una forma particolare di gioco si impara così a trovare l’equilibrio fra corpo, emozioni, sentimenti e intelligenza. Lo scopo di qualsiasi esercizio fisico, nello yoga, non vuole fermarsi a un'azione sul corpo, ma coinvolge sempre il piano mentale. In quest'ottica, la salute acquista un
particolare valore di riordino e di comprensione dei veri valori della vita. L’insegnamento di questa disciplina porta gli studenti in un clima di calma e di accettazione, all’interno del quale non viene stimolata alcuna competizione (anzi, il focus è sulla collaborazione verso i compagni, sul rispetto dei propri tempi, sul contatto con l’ambiente naturale e sulla spiritualità).

Oggi sappiamo che l’educazione emotiva è una componente imprescindibile del percorso formativo in età evolutiva. Integrare lo yoga nei percorsi scolastici significa quindi poter fornire agli studenti strumenti concreti per la gestione dello stress, la consapevolezza di sé e la costruzione di relazioni positive. In un mondo sempre più frenetico e competitivo, offrire uno spazio in cui bambini e ragazzi possano sentirsi sereni, e sviluppare l’empatia e l’autocontrollo, rappresenta un investimento prezioso per il loro futuro e per la società. 

 

Chiara Taroni è psicoterapeuta in formazione presso l'istituto Carl Rogers di Como, diretto da Sebastiano Ciavirella.

 

Bibliografia

Bonino S., Lo Coco A., Tani F., Empatia, Giunti, 1997.

Camaioni L., Di Blasio P., Psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2002. 

Didi A’ Nanda Paramita, Lo yoga dei bambini, La meridiana Edizioni, 2016. 

Goleman D., Intelligenza Emotiva, Rizzoli, 2011. Proietti G., L’empatia: percepire le emozioni altrui, Xenia, 2003.

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