Secondo il suo fondatore, Roberto Assagioli, la psicosintesi può essere descritta come: "Un metodo di auto-formazione e realizzazione psico-spirituale per tutti coloro che non vogliono accettare di restare schiavi dei loro fantasmi interiori e degli influssi esterni, di subire passivamente il gioco delle forze psicologiche che si svolge in loro, ma vogliono diventare padroni del proprio regno interiore."
La Psicosintesi è un approccio psicologico che promuove lo sviluppo globale della persona, integrando le dimensioni bio-psico-spirituali. Si distingue per la sua attenzione all’individualità e all’unicità di ciascuno, mirando a facilitare un percorso di autorealizzazione e crescita personale. Secondo questa linea di pensiero il disagio psichico viene interpretato non come un elemento identificativo della persona, ma come una manifestazione di ciò che essa non è, spostando l’attenzione sulla sua storia e le sue potenzialità.
Questo metodo, ispirato ai principi della psicologia umanistica, si pone come un lavoro attivo e concreto, dove l’individuo, partendo dalla propria condizione attuale, può esplorare e attuare le proprie capacità attraverso un processo di autoformazione guidato. La novità dell'approccio psicosintetico è la sua visione integrativa, in cui si riconosce la necessità di passare da una fase analitica a una fase sintetica, orientata alla scoperta della volontà personale. Questo fu uno dei punti di rottura tra ciò su cui premeva Assagioli e la psicoanalisi classica. Infatti ciò porto Assagioli a distanziarsi dal pensiero di Freud e Jung, andando a creare un nuovo movimento.

Assogioli sottolinea l'assenza di un'ortodossia in questo campo, affermando che non esiste un unico rappresentante autentico della Psicosintesi. Questo approccio si apre a molteplici correnti e interpretazioni, incoraggiando un atteggiamento di integrazione e sintesi che abbraccia l'essere umano nella sua totalità, fino a toccare la dimensione spirituale. In tal modo, la Psicosintesi si propone come un percorso flessibile e inclusivo, che trascende le rigide classificazioni e permette a ognuno di esplorare il proprio potenziale in modo unico e personale.

La psicosintesi concepisce l'essere umano come dotato di un nucleo di coscienza e volontà, in grado di armonizzare la complessità del suo essere in una sintesi più equilibrata (psicosintesi personale). Questo processo, applicato a livello relazionale, promuove l'integrazione tra gli individui e il loro ambiente (psicosintesi interpersonale).
L'evoluzione umana è vista come un percorso continuo verso sintesi sempre più ampie, che si estendono oltre la coscienza personale ordinaria, fino a raggiungere l'identificazione con il Sé (psicosintesi transpersonale).
Il processo psicosintetico si sviluppa in tre fasi, che rappresentano le tappe di un ciclo infinito:
- Conoscere e abbracciare la nostra complessità interiore ci svela potenzialità nascoste, permettendoci di trasformarci e di esprimere appieno i nostri talenti. Questo processo ci fa vivere un nuovo senso di completezza e gioia, rivelando infinite possibilità di crescita personale e azione. Il contatto con livelli elevati della psiche ci dà la possibilità di sperimentare, anche se brevemente, un legame con il nostro Sé superiore, di cui l'Io è solo un riflesso.
- Dentro di noi esiste un centro interiore, distaccato dalle varie parti della nostra personalità, che ci permette di osservare noi stessi senza identificarci con i pensieri e le emozioni temporanee. Da questo punto di consapevolezza, possiamo armonizzare le nostre funzioni psicologiche e prendere il controllo delle nostre azioni. La nostra volontà emerge non come una forza oppressiva, ma come un'energia positiva e saggia, che ci consente di fare scelte consapevoli e agire di conseguenza.
- Conoscere e accettare la nostra complessità interiore ci svela potenzialità nascoste, permettendoci di trasformarci e di esprimere i nostri talenti. Questo processo porta a un nuovo senso di completezza e gioia, rivelando possibilità di crescita sia interiore che esteriore. Il collegamento con aspetti più elevati della psiche ci offre brevi esperienze del legame con il nostro Sé superiore, di cui l'Io è un riflesso.
L'Istituto di Psicosintesi è stato fondato a Roma nel 1926 da Roberto Assagioli e ha ottenuto il riconoscimento come Ente Morale nel 1965. La sede centrale si trova a Firenze, in via San Domenico 16, con centri operativi sia in Italia che all'estero. L'Istituto si dedica a diverse attività, tra cui la divulgazione del sapere, la formazione personale, la consulenza psicologica e il training didattico. Pubblica inoltre materiali didattici, libri e documenti, nonché un periodico semestrale intitolato "Psicosintesi", che tratta temi di autoformazione, educazione, relazioni interpersonali e terapia. La Psicosintesi terapeutica è sostenuta dalla Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica (SIPT), con sede a Firenze. I corsi di formazione in psicoterapia, della durata di quattro anni, sono aperti a medici e psicologi, e sono riconosciuti legalmente dallo Stato italiano in conformità alla normativa L.56/89.

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